Special Guest: Rosalinda Flamminio (l'Architetto)
Cari amici blogger, oggi avrei voluto continuare il post sulla biennale di architettura parlando e facendovi conoscere qualche nuovo architetto o qualche opera bizzarra esposta, invece vi parlerò di piccioni….sì i piccioni, emblema e anche problema di una città galleggiante ma anche volante come venezia….. ricordo piazza san marco piena di volatili che ignari e impavidi sfrecciavano sopra le teste degli abitanti scocciati, alcuni turisti invece si spargevano di mangimi per poi lasciarsi beccare……immortalare e appiccicare sull’album delle vacanze veneziane.
Cari amici blogger, oggi avrei voluto continuare il post sulla biennale di architettura parlando e facendovi conoscere qualche nuovo architetto o qualche opera bizzarra esposta, invece vi parlerò di piccioni….sì i piccioni, emblema e anche problema di una città galleggiante ma anche volante come venezia….. ricordo piazza san marco piena di volatili che ignari e impavidi sfrecciavano sopra le teste degli abitanti scocciati, alcuni turisti invece si spargevano di mangimi per poi lasciarsi beccare……immortalare e appiccicare sull’album delle vacanze veneziane.
Chissà la sorpresa quando hanno visto i volatili cambiare colore….blu cobalto, verde smeraldo e rosso tiziano…….magari alcuni hanno pensato fosse causa di qualche cicchetto in più… e invece un bizzarro Julian Charriere, giovane artista svizzero, per la performace “Some pigeons are more equal than others”, collaterale della 13esima Biennale d’Architettura, nell’ambito del progetto “Un-common Venice” proposto da Case Studio Vogt di Zurigo,attraverso delle gabbie aperte dotate di un particolare sistema di erogazione di mangime e acqua è riuscito a far cambiare la pigmentazione ai piccioni…..
Molte le reazioni positive di colleghi e anche dei turisti…dure invece quelle degli animalisti che vogliono fare chiarezza sui metodi di cattura e di dipintura dei poveri grigi piccioni…Riporto testualmente la difesa/spiegazione dell’artista “I piccioni fanno parte del nostro landscape urbano e, poiché si posano a terra, anche del nostro Common Ground. Però li combattiamo, come se fossero una massa irriconoscibile di animali. Invece ciascuno di essi ha una sua identità; e se la si riesce a manifestare con il colore la si rende riconoscibile. Così il piccione viene meglio accettato“.
L’anno scorso, alla biennale dell’arte Maurizio Cattelan li aveva impagliati quest’anno sono stati colorati….chissà il prossimo anno cosa subiranno? ….per conto mio penso che farebbero bene a lasciare un ricordino a Charriere , magari sulla giacca nuova, in modo da riconoscere e accettare la sua identità...ahahhah
Vi saluto con una strofa di Povia che ci ha fatto persino una canzone….
“Camminerò come un piccione a piedi nudi sull'asfalto
Chi guida crede che mi mette sotto
Ma io con un salto all'ultimo momento
Volerò ma non troppo in alto
Perché il segreto è volare basso”
Chi guida crede che mi mette sotto
Ma io con un salto all'ultimo momento
Volerò ma non troppo in alto
Perché il segreto è volare basso”
Piccioni unici quelli nei click....chissà cosa aspettarsi per il futuro
RispondiEliminaCiao e buona giornata
Non amo molto questo volatile. L'arte ha le sue ragioni, gli scatti sono notevoli. I piccioni forse non sono troppo d'accordo, però. :0)
RispondiEliminaSono del tuo stessissimo parere!
EliminaUn abbraccio
ciao piacere di conoscerti grazie per le tue ricette, hai un bellissimo blog! se ti va ti aspetto nel mio, intanto ti seguo con piacere!! un bacio
RispondiEliminaElly
Hello, nice post
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